Questo intende essere solo un contributo a un auspicato dibattito su come garantire la sicurezza economica e il welfare dei lavoratori della cosiddetta Gig economy – a partire dalla comprensione del fenomeno.
L’Indonesia è il terzo paese più popolato al mondo, 260 milioni, e Giacarta – prima di letteralmente sprofondare sott’acqua, come si teme – continua a ospitare 10 milioni di persone. È una delle città più congestionate al mondo e il mezzo di trasporto migliore si sono rivelati gli eredi della Lambretta: gli scooter. L’Indonesia registra anche una penetrazione dei cellulari dell’84%.
Facendo due più due, nel 2010, Nadiem Makarim, ha creato l’app Go Jek per il trasporto con lo scooter di merci e persone .
Munito di GPS, il cellulare garantisce sempre il percorso meno intasato; il prezzo può essere fissato per non dover barattare; si paga soprattutto in contanti perché in Indonesia la diffusione delle carte di credito è bassa.
Niente di nuovo sotto il sole? Invece si, e per due aspetti di fondo. Il primo è che Go Jek è diventato il maggior datore di lavoro del paese, stando al suo fondatore.
Il secondo è che fin dall’inizio Makarim ha concepito il suo business su diversi settori: trasporto di persone nelle ore di punte, di cibo e pacchi nel resto della giornata, poi servizi wellness, pulizie, pagamenti, medici, riparazioni ecc..
Sul primo aspetto, c’è innazitutto da considerare un elemento quasi quintessenziale dei lavori dell’economia emergente: molto spesso non prevede che i suoi lavoratori abbiano un momento o un luogo fisico di incontro e di contatto. Quanto alla regolamentazione, è chiaro, secondo l’analisi del professore di sociologia dell’Università di Indonesia Diatyka Widya Permata Yasih, che i guidatori di motorini vogliono che il governo stabilisca delle regole tiguardo alla loro garanzie, assicurazione e guadagni come si è visto dalla loro recente protesta. Al tempo stesso, ricorda il professore, per molti questo è un secondo o terzo lavoro. Inoltre, ricorda Yisah, le organizzazioni sindacali sono state indebolite dai regimi autoritari precedenti (i metalmeccanici indonesiani stanno tentano di reclutare i guidatori che, tuttavia, essendo in grande maggioranza under 30, hanno poco in comune con gli altri iscritti). I guidatori di Go Jek poi, in particolare, sono per la maggior parte soddisfatti perché, tra l’altro, hanno agevolazioni per l’assicurazione contro gli incidenti, ricevono un addestramento e possono regolare il proprio ritmo di lavoro.
°C’è bisogno di pensare a nuovi modi di collegare strategicamente chi protesta alla forza di lavoro organizzata e alla società civile in generale, tenendo presente però al tempo stesso le formidabili sfide” che pongono queste nuove forme di lavoro, suggerisce Yasih.
Sul secondo aspetto, è proprio il business model di questo tipo di impresa, nel senso lato del termine, che le rende difficili da imbrigliare e da incasellare nelle tradizionali categorie che conducevano alle normative e alle contrattazioni per settore.
Go Jek come Amazon hanno una caratteristica: la capacità intrinseca di espandersi orizzontalmente tra i settori: Amazon compra Whole Foods ed entra nel settore alimentare, poi crea il suo servizio di consegna di pacchi a domicilio e ora con l’acquisto di PillPack in quello della distribuzione di farmaci al dettaglio.
Il governo indonesiano, proprio a seguito delle proteste, a dicembre 2015 annunciò una sospensione a tappeto delle app per consegne o trasporti. Non più di 12 ore più tardi, lo stesso presidente Joko Widodo la cancellava perché: “Dobbiamo ricordare che gli ojek (i motorini per trasporto) esistono perché le persone ne hanno bisogno”.
Tutto ciò pone molte domande: È efficace mettere in sicurezza i posti di lavoro e i lavoratori della Gig economy con strumenti dell’economia industriale di metà del secolo scorso? O è più efficace la strada spontanea di miglioramenti delle remunerazioni e delle condizioni di lavoro imposti in ordine sparso dalle amministrazioni locali, come negli Usa e in Europa? C’è un’altra via o una via di mezzo che offra risultati reali e misurabili?
Prima di individuare le risposte, forse occorre approfondire l’analisi di un fenomeno le cui dimensioni vanno, come dimostra Go Jek, ben oltre le consegne della pizza, i call center o la stessa Uber.